In questo articolo parliamo di un'attività spesso data per scontato: insomma, per ricevere i prodotti che sono necessari alla produzione, è ovvio che in qualche modo debbano esserci consegnati. In realtà, la tematica della gestione della ricezione degli utensili raccoglie enormi fonti di inefficienza che spesso non vengono considerate.
Prima di esaminare insieme le diverse fasi di questa attività, però, un inciso è necessario sulla lente di ingrandimento che utilizzeremo per analizzarle, ovvero lo spreco: diversamente da come si potrebbe pensare, non si vuole far le pulci ad un processo comunque necessario, ma verificare se al suo interno ci siano delle potenzialità, in termini di attività non gestite che meriterebbero di essere convertite in attività più proficue.
Guardiamo allora insieme, passo dopo passo, queste fasi:
- ricezione dal corriere, prima fase di solito demandata ad una figura: il magazziniere. Solitamente questa persona deve spostare carichi di diversa natura, per lo più pesanti e di grandi dimensioni, od anche in quantità considerevoli. Soltanto saltuariamente si occupa di piccole consegne, o ad ogni modo, nella maggior parte dei casi, terminerà di scaricare una materia prima, o movimentarla nell'azienda, di svuotare i cassoni del truciolo.. solo poi porterà al referente, chiunque esso sia in azienda, il pacchetto contenente gli utensili. Prima azione incontrollata.
- affidamento al responsabile: come abbiamo appreso in precedenza, nelle aziende che crescono da una realtà artiginiale ad impresa di medie dimensioni, non c'è ancora una figura preposta solamente alla gestione dell'utensileria, per cui spesso le consegne vengono abbandonate su un banco, una scrivania, una macchina utensile, un cassone,.. in attesa di essere gestite. Inoltre, considerato il numero di fornitori di utensili per azienda, questo andirivieni, alla ricerca del responsabile o verso il punto di raccolta designato, si ripete per tutte le consegne. Seconda azione incontrollata.
- smistare i prodotti ricevuti, terza fase che viene realizzata di solito quando la quantità di pacchetti da aprire raggiunge un ammontare ritenuto idoneo: ciò significa abbastanza da giustificare la pausa per il responsabile dalla propria attività principale (che come abbiamo imparato, oggi difficilmente è la gestione utensili, quanto il reparto, l'officina,.. la produzione insomma), ma non abbastanza da diventare un dispendio di tempo eccessivo, per tornare subito alla mansione principale in officina. Terza fonte di spreco incontrollata.
- trovargli un posto e caricarli nel database, ultime fasi, che abbiamo raggruppato, potendo molte aziende oggi avvalersi di cassettiere automatiche, che consentono di allocare i prodotti e tenerne traccia, attraverso un piccolo gestionale dedicato. Le aziende che non usufruiscono di queste tecnologie, di conseguenza, si pongono il problema di trovare un posto libero dedicato nelle cassettiere non automatizzate ed, ovviamente, un qualsiasi altro sistema gestionale disponibile, od anche fai da te. Ma perfino chi utilizza una cassettiera automatica, considera il tema del tempo necessario per stoccare tutti gli utensili? Difficilmente.
Ripetiamo, poi, che tutte queste fasi si ripetono indistintamente per ogni consegna, per ogni fornitore di utensili..
Visto? Come anticipato, benché pensassimo che non ci fossero miglioramenti applicabili al processo, siamo sicuri vi siano venute in mente possibili soluzioni per convertire alcune di queste fasi e ridurre gli sprechi.
Noi, dal nostro canto, abbiamo già ideato Kalybro, anche per questo.