Nelle nostre aziende abbiamo sempre il presentimento di muoverci in una giungla, piena di carta stampata, gestionali incomprensibili, una mole di dati impressionante, richieste sempre più urgenti dai clienti e l'impossibilità di trovare una "quadra organizzativa". O quanto meno ne abbiamo l'impressione.
In realtà, anche il processo produttivo più piccolo, come molti altri processi hanno già iniziato a fare da tempo, andrebbe analizzato secondo la grande lente della Lean Production. Ma cos'è in fin dei conti questa lean production?
Dopo la seconda guerra mondiale, quando Henry Ford prese per mano l'industria automobilistica americana guidandola verso le logiche della linea produttiva, lo strapotere yankee stava prendendo lo scettro mondiale dell'efficienza. Contemporaneamente, però, la Toyota, ben più piccola azienda che dall'altra parte del mondo si interrogava su come poter dare del filo da torcere alla Ford, per farlo ha studiato dei principi secondo cui diventare più "lean" (agile), attraverso i quali, non solo sarebbe riuscita a diventare il leader mondiale di produzioni automobilistiche, ma avrebbe dato alla luce concetti trasversali, che ancora oggi vengono utilizzati in moltissimi campi.
Prima di entrare in tutte le applicazioni del pensiero lean, come la lean production, però, è bene soffermarci sugli scopi di questi studi, ovvero gli obiettivi: quali devono essere per consentirci l'applicazione della lp nella nostra azienda?
Al tempo, come recita l'immagine di copertina e come già abbiamo accennato in parte, sono stati individuati 5 concetti fondamentali:
- il VALORE, ovvero, come abbiamo già detto, quello per cui il cliente è disposto a pagare, o, più in senso lato, la centralità delle richieste del cliente e tutte le nostre attività a cui esso attribuisce un valore;
- il FLUSSO DEL VALORE, che non è altro che il "viaggio" che l'oggetto del valore (prodotti o servizi) compie seguendo le varie fasi del nostro processo, o, più concretamente, la sua velocità nel compiere questo viaggio e tutto quello che lo rallenta;
- la CONTINUITA' DEL FLUSSO, intesa quindi non solo come la lotta a tutte quelle attività che non apportano valore (denominate quindi "a non valore") e rallentano il flusso, ma anche come miglioramento dello stesso, attraverso il coinvolgimento del personale di diverse aree, a rimarcare l'interdisciplinarietà ed il conseguimento di obiettivi comuni;
- il TRAINO (PULL), che, sottolineando la centralità del cliente, intende non solo dare importanza alle azioni nel processo in funzione del valore, ma anche un orientamento in modo che trainino i tempi della produzione del prodotto/servizio, solo in funzione delle modalità dettate dalle necessità del cliente;
- il MIGLIORAMENTO CONTINUO, il concetto forse più universale e riutilizzato, ovvero il continuo tendere alla progettazione di un sistema privo di sprechi, con continui gruppi di lavoro che costituiscano il centro di un sistema sempre cosiddetto, appunto, "agile".